20/02/2025
Lampo, il cane viggiatore
... una storia vera ...
Tra gli anni ’50 e i primi ’60, alla stazione di Campiglia Marittima (LI) nell'alta Maremma, si aggirava un cane meticcio di nome Lampo. Nessuno sapeva da dove fosse arrivato, ma un giorno si presentò alla stazione e da allora non se ne andò più. Incredibilmente intelligente, conquistò subito il cuore dei ferrovieri, in particolare del capostazione Elvio Barlettani, che decise di adottarlo.
Lampo si muoveva con sorprendente naturalezza tra banchine e binari, salendo e scendendo dai treni come un vero viaggiatore. In breve tempo imparò a memoria gli orari e le coincidenze, scegliendo con cura i convogli su cui salire. I suoi viaggi quotidiani incuriosivano passeggeri e personale ferroviario, ma non tutti gradivano la sua presenza. Qualcuno, infatti, decise di liberarsi di lui, costringendolo a salire su un convoglio merci diretto prima a Napoli e poi, in un secondo tentativo, in Puglia. Ma Lampo non si arrese: con incredibile senso dell’orientamento, riuscì sempre a tornare a casa, dalla sua famiglia… ovviamente in treno.
Divenne una vera celebrità della stazione, tanto da essere considerato un aiutante del capostazione: abbaiava per segnalare la partenza dei treni e si concedeva viaggi esclusivamente su treni passeggeri, evitando accuratamente quelli merci. Si diceva che li odiasse, forse per il ricordo di quando era stato allontanato con la forza.
Il 22 luglio 1961, proprio un treno merci che transitava fuori orario lo investì, ponendo fine alla sua incredibile storia. La sua fama superò i confini italiani e, grazie a una colletta, fu eretta una statua in suo onore, ancora oggi visibile alla stazione di Campiglia Marittima. Il suo amico e padrone, Elvio Barlettani, gli dedicò il libro "Lampo, il cane viaggiatore", affinché la sua leggenda non fosse mai dimenticata.
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